La Gazzetta di Parma del 17 Aprile 2011
Fornio,
cimitero off limits
I cittadini hanno paura
Il
cimitero di Fornio cade a pezzi. Il grido d’allarme arriva dai residenti
nella frazione fidentina, che rischiano di vedersi cadere in testa calcinacci,
ogni volta che si recano a fare visita ai propri defunti. La cappella del
camposanto è inagibile e pertanto è stata trensennata. A rischio anche i due
settori a fianco la cappella, dove si trovano diversi loculi, i cui muri sono
interessati da vistose crepe. «Avevamo già fatto presente il pericolo alle
autorità competenti - hanno spiegato alcuni residenti - e dal comune ci
avevano rassicurato, dicendoci che avrebbero iniziato i lavori nel cimitero di
Fornio, l’anno prossimo. A meno che la situazione fosse precipitata e si
rendessero necessari interventi urgenti. Ma più urgenti di così! I muri sono
tagliati da crepe enormi e calcinacci si staccano, mettendo a rischio
l’incolumità dei visitatori. Qualcuno, pur di non rinunciare a fare visita
ai propri cari, rischia ed entra ugualmente al cimitero. Ma tanti altri hanno
paura ad entrare e pregano dall’esterno. Temiano che aspettare il 2012 sia
troppo tardi. Il nostro cimitero, una volta così bello e ben curato, tanto da
apparire uno splendido giardino, adesso è irriconoscibile. Se non vengono
effettuati lavori di messa in sicurezza al più presto, la situazione potrebbe
precipitare. Anche perchè le crepe si aprono sempre di più. Speriamo si
intervenga al più presto, affinchè tutti possano tornare a pregare sulle
tombe dei propri congiunti, in completa sicurezza». E nel cimitero di Fornio,
oasi nel verde, aveva voluto essere tumulato anche il famoso pittore Oreste
Emanuelli, « Oelli», innamorato della frazione fidentina. Peccato che la sua
tomba, in terra, versi in totale stato di degrado, abbandonata e fatiscente.
Anche tanti altri borghigiani, avevano espresso il desiderio di essere sepolti
in quel tranquillo e verde cimitero di campagna.